giovedì 18 aprile 2024

Se non riesci a decidere, la risposta è NO

 Nuova tattica di sopravvivenza - imparare a dire di no!

D'altra parte: un Sì impiccia, un No spiccia - saggezza popolare.

Lo so che una parte di voi è incapace a farlo, e lo ero pure io, che era un continuo assentire, principalmente per il fatto che mi ero assegnato il ruolo del salvatore del mondo e degli affari altrui.

1° SPOILER - la maggior parte delle persone a cui dite sempre di sì, nell'occasione di ricambiare vi sfanculeranno, oppure procrastineranno, o più verosimilmente ve la faranno cadere dall'alto al punto che alla fine sarà stato meglio non chiedere nulla ed arrangiarsi.

2° SPOILER - la maggior parte delle persone a cui dite sempre sì, danno per scontato se non dovuto, il vostro assenso ed è quindi superfluo ringraziare. Non fatevi aspettative in tal senso.

Detto ciò - questa tattica del dissenso la sto adottando da diverso tempo, e devo riconoscere che ha dato eccellenti risultati, in primis mi ha tolto di torno una marea di opportunisti a vario titolo, sia famigli che semplici conoscenti, perché il NO si applica ad una molteplicità di occasioni e situazioni, insomma il NO va su tutto, un po' come il nero per le fashion victim.

C'è tutto un sistema commerciale basato sulla cultura del Sì, la cultura dell'assenso per educazione, dell'accettazione, della risposta alla domanda e dell'acquisto veicolato dalla compiacenza. I migliori manipolatori confidano proprio su questo per accalappiare le proprie cavie e vendergli la qualsiasi.

20/4/2024 - Poi per caso ecco in breve il concetto completo...

sabato 13 aprile 2024

Dagli dagli senza sbagli fa che la pozione quagli

il vino bianco non è bianco

il rosso dell'uovo non è rosso

un libro giallo non è di colore giallo

e un romanzo rosa non ha le pagine rosa

un film noir non è in bianco e nero

si dice a forma di cuore ❤️ ma il cuore ha un'altra forma

ti faccio vedere i sorci verdi - ma i sorci verdi non esistono (anche se era un modo di dire)

il gelato da passeggio Pinguino non è fatto coi pinguini

domenica 7 aprile 2024

Dell'utilità di avere in città Fontana di Trevi

La tradizione la vuole venduta a qualche ricco americano in cerca di un buon affare, ed a ben guardare con una stima di un milione e mezzo di euro di spiccioli all'anno, raccolti con periodicità dal fondo della vasca, Fontana di Trevi è davvero un buon investimento, durevole nel tempo, poi c'è la questione di investire in cultura che fa sempre buona impressione.
Due rapidi calcoli e scopriremo che Fontana di Trevi rende 4.109,58 euro al giorno.
Aperta h24 7su7 tolti i costi di personale, luce, pulizia periodica e manutenzione, compreso un restauro griffato Fendi, e con un buon sistema di riciclo idrico e purificazione che può avere i normali costi di una piscina da 3000 litri di acqua (*). 
Direi che l'investimento vale la spesa...



(*) 175 €/m³ per 3000 litri (3mc) fanno 525 euro di spesa.

mercoledì 3 aprile 2024

La persona intelligente risolve il problema, la persona saggia lo evita

Sono in un bar nella zona della stazione ferroviaria, assieme alla collega, per una pausa pranzo quieta prima di tornarcene a casa. L'orario è tranquillo e nessuno ha fretta, nemmeno noi che ci vogliamo rilassare dopo una mattinata impegnativa. Tutto fila ma poi... entra un extracomunitario, il barista lo guarda in tralice, senza salutare si butta su una sedia, posando sul tavolino la coperta lercia. Indossa delle ciabatte, un paio di jeans stracciati (che adesso vanno di moda) e una felpa con sopra un giubbotto imbottito, ma nell'insieme ha gli stessi capi dei pischelli che circolano in tuta da ginnastica. Siccome non è messo benissimo alcuni clienti si scansano, lui si siede allungando le gambe nel passaggio verso il bancone e resta lì a guardarsi attorno per un buon quarto d'ora; poi stimolato dalla cameriera sbotta:

Vino! - e indica un punto del tavolo dove probabilmente desidera sia posato il bicchiere.

La ragazza chiede: bianco o rosso? - richiesta legittima che tuttavia appare immediatamente fuori luogo, se non ironica.

Lui ci pensa e risolve: vianco!

Mentre aspetta inizia a pulirsi tra le dita dei piedi con le mani, in modo distratto. Da dietro al banco viene aperta una bottiglia di prosecco, il barista sempre più irritato anticipa: sono 4 euro!

Il tipo ci pensa, annuisce con la testa e si volta verso la vetrina. 

Passano una ventina di minuti in cui il vino non arriva, i soldi nemmeno e penso che forse potrei pagargli il vino, poi penso anche che forse sarebbe meglio un panino, poi decido di lasciar perdere e assieme alla collega restiamo ad osservare l'evolversi della situazione.

Il tipo sembra spazientirsi, borbotta qualcosa e poi esce senza salutare lasciando sul tavolo una serie di fazzoletti sporchi e a terra delle carte appallottolate.

A quel punto, mentre la ragazza passa a ripulire, e disinfettare, il barista commenta: è già il terzo da stamattina, gli porti l'ordinazione e poi se ne vanno senza pagare! Ora con tutto il buon cuore possibile, possiamo noi permetterci sei o sette clienti così ogni giorno?

Nessuno parla, ma chiaramente no, e il barista prosegue: e quando va bene lasciano solo sporco, a volte vanno in bagno e non ti dico cosa trovi quando escono.

La situazione è al limite, oltre il limite direi. Mi metto nei panni del barista che è lì per lavorare e mica può fare il suo lavoro a questo modo.


E' una situazione che non si risolve, destinata a ripresentarsi identica ogni giorno, in ogni bar attorno alla stazione; apri al mattino e trovi vomito e cartoni davanti alla saracinesca e arrivi sperando di non trovare la serranda forzata. E quando va bene qualcuno ha usato i vasi delle siepi come gabinetto e passi una buona mezz'ora a ripulire tutto. E con l'arrivo del caldo peggiora.

Si lavora così?

lunedì 1 aprile 2024

All'inizio sono tutti bravi, alla fine da dimenticare

Nessun pesce d'aprile da segnalare - ma uno epico lo ricordo! Fu quando attaccai alla schiena della Maestra Emma un pesce di carta che avevo disegnato. Durò il tempo della ricreazione, quando la bidella l'avvisò della questione. Non fui punito, perché il primo aprile tutto è concesso. Ma diciamolo, nell'epoca della maestra unica, la Maestra Emma era una mediocre; prossima alla pensione ci ha traghettato nella fanghiglia di un'istruzione ministeriale, gite ed uscite extra scolastiche vietate a prescindere, preghiera alla madonna tutte le mattine e rigoroso pensierino religioso ad ogni patrono. Insomma una rottura di coglioni.

Rimembranze a parte, lo scherzone d'Aprile anticipato lo ha causato il nubifragio di ieri, facendo saltare l'illuminazione pubblica, quindi strade al buio in tutto il quartiere e tanto risparmio energetico; che diciamolo con le strade buie sembra tutto migliore. Quindi eccomi reduce da una pasquetta di pioggia e tempo infame. Come unica nota poetica, segnalo la mostra su Italo Calvino di cui forse dettaglierò a delusione sedimentata. Tuttavia già domani avremo una tregua meteo, cosa che ha permesso di rilavare la biancheria, perché i panni asciugati in casa prendono quel sentore di cantina che poco giova al riposo notturno ed alle relazioni sociali.

Il resto è quiete relativa. I coglioni del 21c hanno esibito il loro rispetto dei vicini con una specie di barbecue in terrazza, felicemente interrotto dalla pioggia, con musica e urla. Tipico comportamento dei repressi, quelli che durante la settimana sopportano la vita insulsa in cui sono precipitati dopo il matrimonio e appena riescono devono scatenarsi, un po' come certi cani tolto il guinzaglio.

Potevamo fare a meno di imbecilli del genere? Sì - ma poi bisogna anche realizzare che sono in aumento e quindi non sarà possibile ne limitarli e tanto meno sgrezzarli. D'altra parte se non ci sono riusciti i loro genitori, figurarsi degli estranei. A quanto pare l'unico modo per condurre al rispetto certi elementi è il fatidico bastone&carota, ma anche quello pare sia una dimostrazione politically scorrect, quindi a conti fatti - fate il cazzo che volete, se poi arriveranno delle conseguenze - non lamentatevi.

venerdì 29 marzo 2024

Tre indizi sono una prova?

«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Agatha Christie

Indizio - un quotidiano in formato cartaceo
Coincidenza - un telefono pubblico a scatti con il disco combinatore
Prova - una latteria aperta nel 1913


Primo indizio: trovandosi a dover viaggiare per diverse ore, la Signora Elvira, acquistato un quotidiano all'edicola della stazione, si appresta a sfogliarlo mentre il treno su cui si trova snocciola le fermate in perfetto orario.
Secondo indizio: seduto al tavolo di una trattoria del centro storico di Genova, Elio consuma con gusto un piatto di pollo arrosto profumato al rosmarino, annaffiandolo con un ottimo rossese.

Terzo indizio: volendosi concedere una pausa pomeridiana è ancora possibile acquistare, in una delle più antiche latterie cittadine, un cono di panera, tipico semifreddo genovese a base di panna e caffè.

domenica 24 marzo 2024

Volodymyr Zelens'kyj - plié - pirouette

 

Le persone cambiano, maturano, crescono. Tuttavia a me, dopo aver visto questo video, viene molto molto da ridere pensarlo ai colloqui con i grandi capi di Stato europei e d'oltre oceano, richiedere armi, promettere alla Russia di Putin un mazzo tanto... insomma non ci sono abituato. Anche se la politica italiana con certi personaggi, ci ha mostrato come sia facile per un comico, una pornostar, un'igienista dentale oppure un animatore-barzellettiere, possano accedere alle stanze del potere senza troppa difficoltà.